The tangram – Cosmic fruits (IRMA Records)

Difficile incasellare questi frutti cosmici. Difficile perché dentro ci troviamo un sacco di funk, di elettronica, di tastierine improntate al soul in una sorta di sali scendi emozionale che non lascia delusi, ma che piuttosto stupisce traccia dopo traccia in una sorta di amore condiviso per un’epoca che non esiste più, ma che qui viene metabolizzata a dovere e trasformata in puro godimento per l’occasione. Il disco dei The tangram è un labirinto di colori che cerca di proiettare significati, parole, sperimentazioni in un altro universo a noi sconosciuto. Un album intriso di vivaci e conturbanti attese che penetra le menti e riesce nell’intento di far ballare con stile, di smuovere le masse con cognizione di causa in un cerchio continuo che sembra non avere fine. Un lavoro monumentale, personalissimo e riuscito. Un disco a tratti davvero impressionante.


Quanti – Nevica (Lotostudio 2.0)

Musica abissale, sulfurea, in comunione con un ambient circoscritto ed intenso pieno di rimandi ad una musica d’autore oggi più che mai necessaria oltre ogni aspettativa. Il progetto Quanti, del musicista Gianluca Lo Presti, racchiude segreti che si aprono e si schiudono lentamente in una sorta di bisogno di far pace con noi stessi, con la nostra natura, ad intensificare connotazioni che via via diventano sempre più chiare, nitide trasparenti. Sono sette tracce, tra cui la bomba dei NIN, Fragile, interpretata a dovere e tenuta sospesa nel chiudere un cerchio di costruzioni metafisiche leggere e nel contempo veicolo di rimandi ad una realtà che spesso opprime, ma che riesce a trovare una propria valvola di sfogo, un senso oltre ogni aspettativa. Dalla bellissima apertura affidata a Un piatto solo, passando per la personale Quanti, Non so chi sei e Fragile appunto nel finale, il nostro riesce a cucire addosso al manichino della vita un abito costruito a dovere cesellando ogni centimetro di spazio che ci separa dall’aldilà.


Barabba – Primo tempo (Autoproduzione)

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e occhiali_da_sole

Elettronica d’autore in divenire che abbraccia galassie lontane per entrare con calma apparente all’interno di un mondo fatto da più dimensioni in grado di percepire elementi sconosciuti e pronti a stupire ancora. I Barabba ci fanno ascoltare questo Primo tempo a fondere insieme atmosfere notturne e beat elettronici in una comparsa egregia di soluzioni fuori dal coro che cercano un’originalità sospinta nel marasma delle produzioni attuali. Sono sei canzoni pregne di lirismo condensato in un cantato parlato a tratti claustrofobico ad incedere nel tempo che ci rimane, a ripercorrere all’unisono strade in perenne salita. Da Un altro fino a Bianco Natale passando per Bastare a me stesso, Momo e Quei due i nostri ci regalano una prova di carattere e sostanza che non passa di certo inosservata in attesa di un ipotetico, ma sperato Secondo tempo.


Baschira – Zdasdat (Radici Music Records/Resisto)

Baschira Zdasdat (Cantautoriale, Folk, Acustico) - Album Streaming

Musica d’autore intrisa di folk per il primo album del cantautore bolognese Baschira. Un album che invita le masse a tenere alte le antenne e a combattere contro le ingiustizie in ogni momento della vita in una lotta perenne con il mondo circostante che trova nella parola libertà il sinonimo perfetto alla ricerca di una luce di speranza. Otto canzoni, sette in italiano e una in dialetto bolognese, a definire universi e sostanza in un bisogno sempre attuale di parlare alla gente, di cercare, attraverso quotidianità dipinta, un sodalizio con il passato proiettando i sentimenti verso il futuro in una costituzione sempre nuova e accesa di perpetua e cadenzata unione. Da A capo fino a Liberi, passando per I limiti, il singolo Brucia, Ruotardinario il nostro partorisce una creatura cesellata, ma ricca di umanità,  segno  sempre vivo di appartenenza al futuro che verrà.


Tommaso La Notte – Pop Notturno (Auand Records)

Tommaso La Notte, Pop notturno | Jazz italiano ed internazionale. CD,  vinile, DVD, dischi, libri | Jazzos.com

Dischetto di indie poppettino bello filato che abbraccia emozioni del tempo che fu con qualcosa di più attuale e ricercato nel complesso mondo di sali scendi emozionali ad affacciarsi nella vita che ingloba. Tommaso La Notte ci regala un album fatto di sonorità accattivanti dove la parola, la prosa usata per spiegare è farcita di citazionismo mai risparmiato a riempire il vuoto di pagine colme di assenza. Pop notturno è un disco che ha un suo materiale di fondo, una radice di substrati culturali che scavalcano l’idea di mainstream per approcciarsi ad un universo notturno ricco di amori e catastrofi in piena lotta perenne con il proprio venire al mondo. Sono otto canzoni che ci riguardano da vicino dipingendo il nostro stare, il nostro essere con una bellezza che va ricercata nelle profondità più vicine. Ecco allora che il nostro cantautore pugliese fa uscire una creatività fatta di malinconia in divenire che muta al variare della luce condensando l’attesa con un album che per essere un esordio vale davvero la pena essere ascoltato.