Durmast – Alone (Big Lakes Records / Pirates )

album Alone Durmast

Tentativi nodosi e spigolosi di oltrepassare il tempo per come lo conosciamo inerpicando voci a dismisura all’interno di rarefazioni post siderali. Durmast ci porta all’interno di un mondo elettronico. Un’elettronica di confine spaziale in grado di superare galassie dance per aprire all’essenza inusuale di coniugare generi su generi, sensazioni su sensazioni. Davide Donati si inerpica su territori inesplorati. Lo fa con una certa classe. Lo fa con uno stile riconoscibile che ci rimanda inevitabilmente agli anni novanta. Una musica d’insieme creata in laboratorio che non è mero esercizio di stile, ma piuttosto il bisogno di dare voce ai sogni, quei sogni d’infanzia che acquisiscono tridimensionalità proprio in pezzi come Trip, Match, Lighthouse, Low scavalcando i confini imposti per un album che ha il gusto e il sapore della libertà.


Don Antonio – La bella stagione (Santeria)

Un tempo per seminare, un tempo per raccogliere. Un tempo per guardare gli uccelli alzarsi in volo, un tempo per vederli tornare. La bellezza che si respira nel concentrato autoriale di questo disco è sinonimo di qualità perpetua in grado di attraversare lo spazio per come lo conosciamo ad intrecciare vite e sedimenti all’interno del nostro essere reali. Il disco di Don Antonio, all’anagrafe Antonio Gramentieri, già leader dei Sacri Cuori, riesce a condensare fugacità e concretezza cercando di interpretare gli stati d’animo post pandemia ripartendo da un’intimità mai celata, piuttosto sussurrata, avvolta, calda, rassicurante. Un ritorno quindi alle radici e agli affetti per un album fatto di speranza e bisogno di appartenenza. Un insieme di tracce che diventano impronte sulla strada verso casa. Da Acceso fino a Le prime stelle della sera passando per il singolo Batticuore, la riuscita title track, Lo stesso, Distanza il nostro riesce a creare un disco sincero e in stato di grazia che trova nel cantato una forma liberatoria e coraggiosa nel dipingere questo tempo.


Bobo Rondelli – Cuore libero (Santeria)

Cuore Libero

Polaroid nascoste nel cassetto della vita afferrano l’inquietudine di questo nostro tempo deliziando l’ascoltatore con piccole poesie quotidiane dove il senso di tutte le cose si sposa con il nostro errare. Ritorna Bobo Rondelli con un disco leggero e stratificato. Parole semplici, ad alta digeribilità che colpiscono al cuore. Sono storie dentro altre storie. Qualcosa di mai abbandonato che abbondantemente ritorna quando meno te lo aspetti in un saliscendi emozionale fatto di strumentazioni mai conclamate e ricche di rimandi ad una vita che non c’è più. Una sorta di incrocio cantautorale tra Caposella, Tenco, Endrigo in una formula che sembra aver trovato il proprio posto nel mondo pur mantenendo una certa indipendenza e soprattutto una certa libertà. Bellissime Un punto immenso, Falso Chagall, Sabrina, immensa e irraggiungibile Il più bel teatro come del resto la calma apparente e introspettiva nel finale di Se vuoi andare. Cuore libero è un album sussurrato. Un disco capace di creare una sorta di pace consolatoria tra le onde tumultuose del nostro venire al mondo.


Fernando Fidanza – Old folk for new poets (New Model Label)

Le poesie messe in musica: Fernando Fidanza e il nuovo disco "Old folk for new  poets" - Modulazioni Temporali

Disco nato durante il lockdown e in grado di oltrepassare giorni di solitudine e abbandono attraverso una poetica contemporanea che non si stabilizza in questo tempo, ma piuttosto cerca una rara consolazione in un mondo costruito ad arte, in un mondo in continua evoluzione. Numerosi e infiniti i richiami presenti in Old folk for new poets. Richiami che incamerano una certa musica alternativa targata novanta che trova, nel sodalizio con la canzone d’autore, un senso profondo in grado di trasformare la consuetudine in qualcosa di tangibile e reale. Il disegno di Fernando Fidanza è uno spaccato contemporaneo ricco di collaborazioni. Tredici collaborazioni su quattordici canzoni proposte ad intensificare quel senso di unione e vicinanza in un tempo che ci ha visti lontani. Old folk for new poets è un album che non passa inosservato. Un disco di luce e oscurità dove la parola futuro possibile sembra essere ancora di salvezza in questo tempo incerto.


DeaR – New roaring twenties/Human decision required (New Model Label)

Futurismi mai celati all’interno di clessidre fuori dal tempo che incamerano bolle di grazia sulfurea per riportarci alla realtà una solida visione spaziale d’insieme. Disco doppio pregno di lirismo introspettivo capace di oltrepassare i muri confortevoli che abitiamo per continuare un percorso iniziato negli anni ottanta e qui aperto al mondo in cambiamento. DeaR, all’anagrafe Davide Riccio, ci regala una mastodontica visione capace di abbracciare coscienze che intersecano la sperimentazione di Bowie e i substrati emozionali di una certa musica elettronica di matrice d’oltremanica. Una musica che trova nei confini da superare il proprio senso profondo sotterraneo. Una musica che scava oltre le abitudini confessando un certo amore per l’avanguardia che, come cuore pulsante, dona linfa vitale ad un percorso ben delineato. New roaring twenties e Human decision required sono probabilmente le facce della stessa medaglia. Un doppio disco che sa emozionare con punti d’interiorità davvero esaltanti.


Entropia – Tales from Oumuamua (Eclectic productions)

Entropia, “Tales from Oumuamua”: recensione e streaming

Oggetti spaziali parzialmente identificati ricoprono l’etere intorno di suoni a profusione in galassie interiori. Suoni che si mescolano con uno strumentale sempre acceso rendendo fedele un senso di vuoto assoluto che si respira nel nostro nuotare tra le stelle di questo tempo. Il nuovo degli Entropia racchiude segreti inalterati che si protraggono verso l’infinito. Un album di pura concezione ambientale dove la sperimentazione è di casa e dove il bisogno di comunicare attraverso nuovi linguaggi è vivo e interiorizzato nella complessità della vita moderna. Un album spaziale questo. Un insieme di brani in grado di portare l’ascoltatore in un altro mondo grazie ad una concezione artistica che diventa avanguardia proprio quando la trasformazione del suono prende piede attraversando il vortice della coscienza e ottenendo, come risultato, un trip emozionale altamente contagioso.


Milano 84 – Monochromatic (Lost generation records)

Milano 84 - Monochromatic

Miscuglio eterogeneo di colori e ambizioni che intensificano visioni dance passate all’interno di un sodalizio con il presente che guarda al futuro con sguardo attento e aperto al mondo circostante. I Milano 84 che non sono di Milano e tanto meno dell’84 ci regalano un disco ballabilissimo che racchiude spunti e riflessioni e capace di intraprendere la via delle collaborazioni grazie ad un suono ricco e ricercato. Un album diviso in tre. La prima il disco vero e proprio, tre unreleased e per finire una gamma accesa di canzoni remixate nel fare esplodere un desiderio reale di movimento perpetuo. Una musica anni ottanta attenta all’evoluzione del nostro essere e pronta ad oltrepassare le mode del momento per attingere proprio nel tempo che non c’è più il senso profondo di un costante divenire. Eccolo allora il segreto dei nostri. Un mix ben bilanciato tra ciò che era e ciò che sarà. Un mix capace di trovare nel nostro punto di equilibrio interno la ragione di esistere oltre i cliché stabiliti da questa realtà. 


-FUMETTI- Nicolas Robel – Come scomparire (Canicola)

 

Titolo: Come scomparire

Autore: Nicolas Robel

Casa Editrice: Canicola Edizioni

Caratteristiche: 64 pagine, colori, 17×24

Prezzo: 16 €

ISBN: 9788899524500

 

 

Piccolo manuale esperienziale in costante crescita e assoluta ricercatezza nel dare senso sempre presente e sentito all’evoluzione personale, al bisogno di relazione, al mistero intriso di avventura che regola l’equilibrio pre-adolescente del nostro venire al mondo. Impressioni e bellezza quindi. Due universi che entrano in contatto e riscoprono l’unione attraverso le cose, attraverso la condivisione dello spazio e del tempo in un’estate magica,  un’estate che non deve e che non vuole finire.

Bellissimo racconto questo. Una narrazione di stampo cinematografico che riflette ciò che siamo stati. Un incrocio di poesia tra Stand by me e Moonrise kingdom in grado di catapultare il lettore fuori dal frastuono della vita quotidiana per imprimere nella polaroid dell’esistenza uno stato, un momento, un’istantanea che non tornerà mai più.

Come scomparire è la storia di Ryo e Aida. Due ragazzi che nel finire dell’estate si ritrovano a vivere un’avventura ricca di passaggi e momenti di crescita. Un’avventura che li catapulterà nel futuro alla ricerca della propria strada da seguire. Partiti con poche cose tra cui della frutta secca, piume di corvo, una borraccia, un coltello tascabile, una bussola, un manuale di medicina degli indiani d’America si ritroveranno ben presto a fantasticare all’interno di una selva piena di creature ed elementi primordiali ad abbracciare, nel finale, il senso profondo di tutte le cose.

Il canadese di nascita, ma svizzero d’adozione, Nicolas Robel, ci regala un fumetto dove i bianchi e i neri sono smorzati dalla luce arancione degli elementi importanti del racconto e dove la matita prende il sopravvento per creare un tratto riconoscibile e personale. La storia come elemento di formazione invece si muove attraverso piani famigliari e riesce a creare una sorta di ponte tra fiction e saggio di divulgazione incentrato sulla sopravvivenza.

Canicola porta in Italia un piccolo cartonato che trova nella semplicità della storia narrata un bisogno sempre vivo e costante di appartenere ad un qualcosa. Un’appartenenza alla vita che esplode nelle pagine di un fumetto intenso, ma nel contempo capace di custodire una leggerezza unica, tipica delle cose da ricordare per sempre.

Per info e per acquistare il fumetto: 

https://www.canicola.net/prodotto/come-scomparire/

Zi-CKA in the Head – Habit & Changes pt. 01 (Warning Drop)

Zi-CKA in the Head - Habit & Change Pt. 1 [STREAMING] - Rockambula

Disconnesso viaggio sulfureo capace di convogliare la musica dei videogiochi degli anni novanta all’interno di rapide visioni d’insieme che si estendono dal dub e all’elettronica in un’ottica di visione concentrica e sovrapposta del mondo circostante. Disco composito e altamente corrosivo per lo sperimentatore Gennaro Sica, musicista esportato in Inghilterra e capace di prodezze fuori aerea che convogliano all’interno del grande calderone sonoro che ingloba gente del calibro di Massive Attack, Tricky fino ad arrivare alla commistione sentita con l’italianità dei Casino Royale. Un album non di facile assimilazione. Dieci pezzi che studiano l’universo conosciuto e intrecciano passione e sostanza in una sorta di perpetua visione di ciò che sarà. Habit & Changes pt. 01 apre alla scoperta e all’ingegno. Un disco fatto di colori e sensazioni che non passano di certo inosservate.


Per info e per acquistare l’album:

https://warningdrop.bandcamp.com/releases

-LIBRI ILLUSTRATI- Jef Aerts/Sanne te Loo – Cielo di ciliegie (Camelozampa)

Titolo: Cielo di ciliegie

Autori: Jef Aerts / Sanne te Loo

Casa Editrice: Camelozampa

Caratteristiche: pag. 48, 27,5 x 25 cm.

Prezzo: 16,90 €

ISBN: 9791280014320

Lo senti il mutare delle stagioni. Lo senti attraversare lo spazio e le pagine grazie a colori che aprono gli occhi e abbagliano di infinità la nostra capacità di vedere. Il mutare, il partire e il ritornare. L’albero e le sue radici il fulcro del racconto. L’albero e il suo essere piantato con un gesto. Un modo unico, tenero e naturale per rendere il futuro un qualcosa che ha il peso dell’attesa, il peso di un orizzonte sicuro.

Il vento fa il suo giro e tutto prima o poi ritorna. Una storia emblematica questa. Un racconto semplice nella sua interezza capace di aprirsi creando legami, rapporti duraturi, gesti di infinità al morire del giorno. Un imbrunire lungo una vita intera capace di attraversare gli anni, attraversare il tempo.

Primavera, Estate, Autunno, Inverno e ancora Primavera per questo Cielo di ciliegie. Una storia di due bambini, di due ragazzi forse. Una storia di amicizia che sa aspettare. Un’amicizia che nel lento migrare dei cambiamenti si ritrova, si modella e cresce. Cresce come nocciolo piantato a terra, cresce nell’aria, verso il cielo, tra le grigie città abbandonate allo scorrere dei giorni.

La coppia formata dallo scrittore belga Jef Aerts e dall’illustratrice olandese Sanne te Loo riesce a creare, a modellare, un cartonato d’autore notevole sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista narrativo. Adin e Dina, i due protagonisti, anagrammi esperienziali inglobati in una realtà da cui fuggire, vivono la propria avventura personale cercando un punto di contatto, un gesto d’intesa; cercando nella nascita di un qualcosa di unico il senso condiviso della realtà.

Unicità che diventa purezza. Ha ricordato in me un mondo segretamente famigliare, un mondo da custodire. Una realtà fatta di piccoli gesti e tanti silenzi dove il contemplare diventa arte necessaria da cui partire per comprendere il senso profondo delle cose.

Uscito per Camelozampa, questo Libro, è un inno al mistero della vita. Un canto aperto e sincero all’amicizia e alla scoperta dove l’essere è sostanza che oltrepassa l’apparire e dove le piccole azioni, ignote all’universo adulto, diventano fertile terreno per il mondo che verrà.


Per info e per acquistare il libro:

https://www.camelozampa.com/shop/cielo-di-ciliegie/