Quarzomadera – La Storia è anche ora (VREC)

Quarzomadera

Idee del nuovo secolo qui riportate e racchiuse all’interno di un concept omogeneo dove la graniticità di fondo si sposa con la poesia in divenire creata appositamente per raccontare ciò che è stato e in qualche modo per darne un rendiconto univoco, ma personale. La Storia è anche ora è il nuovo disco dei Quarzomadera, solido duo rock in grado di attraversare il tempo riuscendo a carpirne velature e segreti grazie ad una musica che fa della durezza un personale obiettivo. La band lombarda ricerca, grazie ad uno stoner sempre attuale, il proprio punto di rottura con il passato intensificando i rapporti con il presente pur facendo di questo disco una sorta di diario in divenire degli ultimi venti anni vissuti. Brani asfaltanti come Separazione alpha, Potere ed ambizioni, Quando mi ritrovo sono pezzi di un puzzle in costruzione. Un puzzle che mira ad incastonare, una dopo l’altra, idee che non sono in dissolvenza, ma che richiamano la mente a qualcosa di attuale e forse stupiscono proprio per questo loro essere reali.


Fireground – Fireground (VREC)

⚫️ FIREGROUND - Worm (Official Video) - YouTube

Produzione impeccabile dal forte sapore internazionale. Produzione cesellata a dovere che racchiude gli echi della fine dei novanta all’interno di una bolla musicale ricca di sfumature legate alla ricerca sonora e al bel canto atmosferico per un risultato d’insieme coeso ed emozionante. L’esordio dei campani Fireground non aggiunge nulla di nuovo al panorama musicale attuale, ma quello che ci viene proposto è fatto talmente bene che ascoltare questa sound studiato e implementato a dovere è magia imprevedibile e continua. Echi di Jeff Buckley, degli Smashing Pumpkins di Siamese dream, dei Foo Fighters e di un certo amore per le linee armoniche di una new wave emozionale si fanno largo per completare una visione d’insieme a tratti unica. L’intera produzione, curata da Pietro Foresti, già con Guns ‘n’ Roses, Korn, Asian Dub Foundation è il fiore all’occhiello di un’espressione artistica considerevole per un disco davvero piacevole e capace di veicolare significati da valorizzare.


Marco Graziosi – Marco Graziosi (VREC)

Marco Graziosi – Marco Graziosi (Vrec, 2021) -

Spensieratezza onirica racchiusa all’interno di scatole aperte e colorate, una sorta di matrioska chiamata vita pronta a stupire grazie ad un’energia che non è mistica, ma è purezza all’interno di un’esistenza crudele, vera, reale. Il disco di Marco Graziosi, conosciuto ai più per aver fondato con Anna Gaetano la Rino Gaetano Band, è un insieme di spaccati di vita, di polaroid esistenziali che raccontano di fatti, piccoli avvenimenti, avventure quotidiane a riscoprire in un certo qual modo l’essenziale e l’indescrivibile del nostro incedere. Il disco omonimo del cantautore di Rieti strizza l’occhio allo stile del compianto Gaetano dando un valore aggiunto di contemporaneità meno naif, ma più radicata, nelle vicissitudini di ogni giorno. Eri mia, Lascivo, L’amore a tempo determinato, Dove hai messo cappuccetto rosso, Di ritorno dal tuo odore, A cantarti ci provo sono solo alcuni dei momenti più importanti di questo disco che fa della leggerezza il punto più alto per comprendere una poetica d’insieme del tutto personale e sentita.


Vankery – New life (VREC)

VAN KERY ▻ New Life (Vinile / Pre Order LP ) - Vrec.it

Anni settanta gridati a squarciagola con un pizzico di echi legati alla decade successiva caratterizzano un’uniforme visione granitica di ciò che è stato all’interno di un compartimento stagno dove l’imprevedibilità non è di casa, ma piuttosto, il tutto, sembra quasi un omaggio, un lascito verso ciò che non c’è più. Blues, rock, strade infinite da percorrere e ritmi in prosecuzione costante regalano una nuova vita ai nostri Vankery che per l’occasione partoriscono un’idea che potrebbe sembrare desueta, ma che in verità nutre costantemente l’esistenza di numerosi estimatori. Il disco, composto da nove brani, stupisce per compattezza d’insieme, pochi orpelli e tanto sostanza interiorizzata dalla band di Catania che effettua un tuffo nel passato per regalarci un amarcord contemporaneo da vivere ascolto su ascolto. Da Runaway, singolo di apertura, fino a Let me sleep, passando per Perfect love, Chasing me, la stessa title track, i nostri sanno suonare, sanno comporre e riescono a dare modernità viva e lucida ad atmosfere a tratti non più respirabili, ma perennemente vive.


Francesco Setta – Fenice (VREC)

FRANCESCO SETTA - Fenice - TuttoRock Magazine

Incursioni metafisiche quasi psichedeliche incorniciate da un mantra in loop continuo a diffondere in una commistione perpetua rock, cantautorato e rap. Sentimenti westernati affacciati sulla contemporaneità. Una musica in collisione con le forze del passato che cerca di reinventarsi e far capolino all’interno di un panorama spesso asfissiante e letargico. Il disco di Francesco Setta parte in quarta, senza lasciar spazio ad un solo respiro. Cerca di entrare nelle orecchie dell’ascoltatore grazie ad un linguaggio semplice, diretto, ma nel contempo sofisticato, grazie ad una prova dove metrica, armonia e buon gusto si fondono per lasciare il segno. Un collo per una forca è forse il principio e la fine di un album multisfaccettato. Un disco che non ama le mezze misure, ma trova un proprio sentiero, una propria strada da seguire lungo le dodici tracce proposte. Fenice, prodotto da Max Zanotti, è un album per chi ama le sfumature e la preponderanza della lingua. Un disco articolato e di certo non banale che trova un punto di fuga laddove tutto sembrava essere perduto.