Lou Mornero – Grilli (Cabezon Records)

Sensazioni tra fili d’erba notturni in prati contaminati da questo tempo triste. Elementi di disturbo che evocano visioni psichedeliche di un giorno che tende a non svanire. Elementi di sostanza e di insieme capaci di scavalcare l’etere e veicolare energia melliflua, indisciplinata, meravigliosa. Suoni che evocano un cantautorato bisognoso di scoperta. Sperimentale quanto basta a convogliare l’attrito verso galassie lontane. Suoni che coinvolgono e non tradiscono, ma accompagnano l’ascoltatore all’interno di scatole inclassificabili di puro godimento ed elevata capacità compositiva. Torna il cantautore milanese Lou Mornero. Torna con un album composto da otto tracce che si perdono e si avvicinano ai nostri pensieri. Si perdono e si riavvicinano condensando elementi compositi in pezzi introspettivi come Grilli, Due, Caro mio, Piccolo tormento. Un album che è più di una visione d’insieme. E’ piuttosto un eterogeneo bisogno di dare spazio alla materia in dissoluzione che qui trova uno sfogo salvifico nel mare del nulla quotidiano.


Ulysse – Ulysse (DeAmbula Records, We Work Records, Vasto Records)

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "~ULYSSE"

Abissi cantati in italiano per una forma canzone desueta che non ricerca l’ammiccamento, ma piuttosto una stratificazione profonda col nostro io preponderante. Il disco di Ulysse, all’anagrafe Mauro Spada, coadiuvato da un’importante schiera di musicisti, stupisce per eterogeneità raccolta di brani che cambiano le coordinate impresse per regalarci un omaggio decontestualizzato e ricco di anfratti da cui poter scovare elementi sperimentali carichi di impressioni. La traccia d’apertura, Vetro, è un biglietto da visita strabiliante per poter comprendere a fondo una poetica crepuscolare che affonda radici nella lotta contro il vivere di ogni giorno. Una lotta esasperata e ricordata in canzoni come L’ascesa dei dementi, Nel torbido scorrere, Fino al sangue, Sontuosa solitudine per un’alternanza tra strumentale e cantato che regala sempre nuovi spunti nel tentativo di conoscere quel bisogno di comunicare impellente tipico di chi ha molto ancora da dire. L’omonimo del nostro è un concentrato di musica d’autore e di post rock. Canzoni che ricercano nella solitudine del mare contemporaneo un senso di vita, laggiù, oltre le tempeste.


Drovag – Toxin (All will be well records)

Elettronica manipolata ad uso e consumo personale in un vortice di sensazioni che ben si amalgamano con il desiderio di creare una sostanziale visione d’insieme, una sostanziale energia che parte dal suono per ampliare termini e condizioni all’interno di un synth pop mescolato ad un trip hop davvero ben studiato. Drovag, all’anagrafe Alessandro Vagnoni, ci regala una prova da one man band caratterizzata da incursioni contemporanee e nel contempo passate dove anime oscure si incontrano per dare un senso poetico e inglobato a pezzi multisfaccettati e ricchi di sfumature. Toxin, nel suo insieme, è un album che regala soddisfazioni ascolto su ascolto. Riesce ad incrementare la scena new wave degli anni ottanta per portarla ai giorni nostri, condendo il tutto con una psichedelia mai inquadrata, ma ricca di riferimenti in continuo divenire. So hard, Surface, Her last meal, Voices sono solo alcuni pezzi di un puzzle composito dove forma e sostanza si sposano concedendo al tutto un apocalittico senso di sperimentazione invidiabile.


Marcello De Carolis – The eclectic beating / Contemporary music for chitarra battente (Da Vinci Classics)

Marcello De Carolis - The eclectic beating Contemporary music for chitarra  battente

Composizioni artistiche a ricreare sovrastrutture architettoniche impressionanti che legano il jazz al classico in una sorta di concezione ultraterrena e studiata ad arte per stupire e inglobare. Il primo solista di Marcello De Carolis, chitarrista lucano, è un rapportarsi al passato con occhi sempre nuovi di meraviglia e stupore. La chitarra battente, affascinante strumento di un tempo andato, qui si rigenera nel ricreare composizioni artistiche che ben si amalgamano con una concezione d’insieme che unisce, come ponte, passato e futuro. Un disco pieno, ricco di spunti e pronto a catapultare l’ascoltatore all’interno di un’altra realtà. Una realtà fatta di suoni desueti, ma necessari. Il disco è proprio un excursus tra ciò che è stato e ciò che è da intendersi con il termine modernità. Da Angelo Gilardino fino alla rivisitazione di Spain di Chick Corea passando per Francesco Loccisano il nostro riesce a creare una bolla d’aria immersiva dove bellezza e suggestione camminano sulla stessa strada.


Silvia Donati & Nova 40 – Vortice (Irma Records)

Sole caldo ad abbracciare, solo sospeso in fase calante, a rigenerare l’orizzonte con l’oscurità che avanza. Odore di terre lontane. Odore di Bossa nova inoculata con un jazz imbrigliato nell’affrontare istantanee di vita che ben si sposano con il turbinio emozionale che ci portiamo dentro. Samba non trascurabile, energia viscerale che incontra i sodalizi con qualcosa di attuale, ma immedesimato, fuori dal tempo. Il nuovo di Silvia Donati & Nova 40 racchiude una passione unica e rara per quella parte di world music condensata all’interno di undici tracce sopraffine incapsulate in un lounge bar da serate estive. Da Parece Vortice passando per le conturbanti Fare Claro, Toda colorido, Asas de veludo fino ad arrivare ad Holland, nel finale, la nostra riesce a sottolineare l’incisività di una prova sospesa tra magia e concretezza a ricreare attimi di luce abbagliante tra perle rare di incantevole poesia.

– FUMETTI- Chloé Cruchaudet – La crociata degli innocenti (Coconino Press)

Titolo: La crociata degli innocenti

Autori: Chloé Cruchaudet

Casa Editrice: Coconino Press

Caratteristiche: 176 pp, colori, 19,5 x 26 cm

Prezzo: 22,00 €

ISBN:  9788876185397

 

Un viaggio di passaggio non verso l’età adulta, ma verso una lotta costante per la sopravvivenza alla ricerca di uno spiraglio di luce laddove luce non c’è. Il buio Medioevo. L’età di mezzo e un gruppo di bambini, costantemente maltrattati, qui guidati da uno spirito superiore alla ricerca di quello che non esiste.

Un punto di arrivo. Una destinazione per redimere i peccati effimeri di una generazione abbandonata. Una dicotomia stridente. I bambini e il mondo degli adulti. La crociata degli innocenti. Un capitolo buio della nostra storia qui raccontato con esigenza narrativa e spirito di introspezione. Un’immedesimazione pregna di realtà che sfocia nella tristezza e nell’abbandono.

L’autrice francese Cruchaudet ci regala un fumetto toccante ed esaustivo nella forma poetica che lo rappresenta. Una vicenda unica da cui trarre ispirazione. La cosiddetta Crociata dei fanciulli. Avvenimento storico terribile e ancora oggi dibattuto che qui rivive grazie alla coralità dei gesti e ad un impianto grafico caratterizzato da toni scuri che ben rappresentano la situazione e gli stati d’animo da veicolare.

Siamo in Francia nel tredicesimo secolo. Il piccolo Colas, tra una vita di stenti e violenze, decide di partire verso Gerusalemme dopo che Gesù gli è apparso dandogli il compito di liberare la Terra Santa. Assieme a Camille e ad altri bambini conoscerà, lungo il proprio percorso, un mondo adulto da cui fuggire per un viaggio di speranza che culminerà su di una spiaggia; nella desolazione e nella sconfitta, nell’assoluta perdita di qualsiasi forma di certezza ancora viva.

Il fumetto edito da Coconino è un macigno di potenza narrativa. Fa riflettere su cosa è stato e su cosa può tuttora significare, per un bambino, il mondo degli adulti. La violenza che respiriamo pagina dopo pagina non si trasforma in blando oppiaceo per gli occhi e per il cuore, ma piuttosto mantiene un’assoluta simbiosi con il lettore per far comprendere, ancora una volta, il peso e la responsabilità che noi abbiamo nei confronti di chi verrà.

La crociata dei fanciulli apre all’esigenza del cambiamento. Mette in pausa questo mondo frenetico e riscopre, nella crudeltà, radici profonde di legami e solidarietà. Un fumetto rigoroso dove storia e racconto di fantasia si fondono ancora una volta insieme per parlare di una realtà fatta di sopravvivenza e pezzi di terra interiore da conquistare.

Per info e per acquistare il fumetto:

https://www.coconinopress.it/prodotto/la-crociata-degli-innocenti/

-FUMETTO- Daniele Movarelli/Alice Coppini – Sgrunt! (Sinnos)

 

Titolo: Sgrunt!

Autori: Daniele Movarelli/Alice Coppini

Casa Editrice: Sinnos

Caratteristiche: pag. 64, 16,5 x 22,5

Prezzo: 11,00 €

ISBN: 9788876094750

 

Il sogno che trova nella realtà un punto di contatto esperienziale. Il sogno ad occhi aperti incastonato all’interno di paesaggi urbani mutevoli che ricercano nel senso dell’avventura un desiderio colorato e cangiante che ci fa ritornare bambini e che in qualche modo ci rende uniti nella nostra diversità.

Una storia raccontata. Una commistione di fonosimboli che già dal titolo prendono vita e ci narrano di personaggi strampalati, di pirati di un tempo andato e di cowboy intraprendenti a disegnare, nel mare quotidiano, una sorta di quadro dipinto con i pennelli dell’amicizia, del coraggio e del resistere a questo mondo,  giorno dopo giorno.

Sgrunt! è un’avventura grafica per così dire ibrida, capace di racchiudere fumetto e didascalie. Un’esperienza che si tuffa nel mare fatto di bellezza delle produzioni odierne grazie ad un appeal sincero e di facile presa dove immediatezza, uso di un linguaggio diretto, colloquiale e un forte senso di appartenenza con la nostra infanzia si mescolano nel creare un mix esplosivo di risate contagiose e strade da inseguire.

Giustino abita a Monte Quiete, un piccolo paese, dove vivono 54 gatti, 37 cani e 345 persone. Un posto tranquillo dove non succede mai nulla tranne strane e misteriose sparizioni di gatti. Solo la volontà e la tenacia del nostro protagonista lo porteranno alla scoperta del mistero e all’amicizia sincera con Sgrunt, pirata scorbutico dalle poche parole, ma dalla grande bontà. Un’amicizia che segnerà indelebilmente una vita intera.

Sgrunt! è un fumetto che si legge all’unisono con gli occhi e con il cuore. Le immagini di Alice Coppini e l’impianto narrativo di Daniele Movarelli colpiscono il lettore al primo sguardo. Il libro edito da Sinnos va ad aggiungere un ulteriore tassello alla collana Prima graphic grazie ad una commistione sempre presente di balloon e narrativa.

Sgrunt! ci fa solcare i mari della fantasia grazie ad una formula innovativa e preziosa nella sua disarmante semplicità. Una storia di amicizia e di legami, di imprese temerarie e di inossidabile volontà. Un racconto che ci invita a guardare oltre i vetrini luccicanti di questa realtà. Una narrazione che si espande nel riscoprire le piccole cose nascoste nel vivere quotidiano, nelle persone e nel desiderio intrinseco di far parte di qualcosa di più grande.

Per info e per acquistare il fumetto:

https://www.sinnos.org/prodotto/sgrunt/

Quarzomadera – La Storia è anche ora (VREC)

Quarzomadera

Idee del nuovo secolo qui riportate e racchiuse all’interno di un concept omogeneo dove la graniticità di fondo si sposa con la poesia in divenire creata appositamente per raccontare ciò che è stato e in qualche modo per darne un rendiconto univoco, ma personale. La Storia è anche ora è il nuovo disco dei Quarzomadera, solido duo rock in grado di attraversare il tempo riuscendo a carpirne velature e segreti grazie ad una musica che fa della durezza un personale obiettivo. La band lombarda ricerca, grazie ad uno stoner sempre attuale, il proprio punto di rottura con il passato intensificando i rapporti con il presente pur facendo di questo disco una sorta di diario in divenire degli ultimi venti anni vissuti. Brani asfaltanti come Separazione alpha, Potere ed ambizioni, Quando mi ritrovo sono pezzi di un puzzle in costruzione. Un puzzle che mira ad incastonare, una dopo l’altra, idee che non sono in dissolvenza, ma che richiamano la mente a qualcosa di attuale e forse stupiscono proprio per questo loro essere reali.


Fireground – Fireground (VREC)

⚫️ FIREGROUND - Worm (Official Video) - YouTube

Produzione impeccabile dal forte sapore internazionale. Produzione cesellata a dovere che racchiude gli echi della fine dei novanta all’interno di una bolla musicale ricca di sfumature legate alla ricerca sonora e al bel canto atmosferico per un risultato d’insieme coeso ed emozionante. L’esordio dei campani Fireground non aggiunge nulla di nuovo al panorama musicale attuale, ma quello che ci viene proposto è fatto talmente bene che ascoltare questa sound studiato e implementato a dovere è magia imprevedibile e continua. Echi di Jeff Buckley, degli Smashing Pumpkins di Siamese dream, dei Foo Fighters e di un certo amore per le linee armoniche di una new wave emozionale si fanno largo per completare una visione d’insieme a tratti unica. L’intera produzione, curata da Pietro Foresti, già con Guns ‘n’ Roses, Korn, Asian Dub Foundation è il fiore all’occhiello di un’espressione artistica considerevole per un disco davvero piacevole e capace di veicolare significati da valorizzare.


Marco Graziosi – Marco Graziosi (VREC)

Marco Graziosi – Marco Graziosi (Vrec, 2021) -

Spensieratezza onirica racchiusa all’interno di scatole aperte e colorate, una sorta di matrioska chiamata vita pronta a stupire grazie ad un’energia che non è mistica, ma è purezza all’interno di un’esistenza crudele, vera, reale. Il disco di Marco Graziosi, conosciuto ai più per aver fondato con Anna Gaetano la Rino Gaetano Band, è un insieme di spaccati di vita, di polaroid esistenziali che raccontano di fatti, piccoli avvenimenti, avventure quotidiane a riscoprire in un certo qual modo l’essenziale e l’indescrivibile del nostro incedere. Il disco omonimo del cantautore di Rieti strizza l’occhio allo stile del compianto Gaetano dando un valore aggiunto di contemporaneità meno naif, ma più radicata, nelle vicissitudini di ogni giorno. Eri mia, Lascivo, L’amore a tempo determinato, Dove hai messo cappuccetto rosso, Di ritorno dal tuo odore, A cantarti ci provo sono solo alcuni dei momenti più importanti di questo disco che fa della leggerezza il punto più alto per comprendere una poetica d’insieme del tutto personale e sentita.