Redswine – Clodhopper rock n’roll (VREC/Audioglobe)

Clodhopper Rock'n'roll by RedSwine

Potenza di fuoco impressionante per un esordio al fulmicotone in grado di ridare vita ad un genere passato che qui viene rispolverato con un certo gusto e una certa classe. Palchi in fibrillazione quindi che attendono di far suonare, speranzosi, i nostri Redswine, portatori di un sano rock d’oltremanica e d’oltreoceano in grado di scaraventare al suolo anni e anni di abbandoni con pezzi che corrono alla velocità della luce trasportando energia in divenire e tanta sostanza da incanalare. Clodhopper rock n’roll ci porta immediatamente ai fasti e alle conquiste di band come Led Zeppelin, The Who, Rolling Stones in un concentrato atomico e roboante fatto per colpire e stupire, altisonante quanto basta per dare la giusta direzione da seguire. Sei pezzi soltanto per un EP di potenza dichiarata. Sei pezzi di un’energia primitiva ricca di sfumature che rende il classico desueto un qualcosa di attuale e originale.


Nicola Lotto – Si comincia così EP (VREC/Audioglobe)

Si comincia così by Nicola LottoOscurità che avanza a riscoprire parte di un mondo perduto tra le coperte invernali di un sogno mai esistito. Una luce in fondo al tunnel. Una luce, qui anche traccia d’apertura, affidata alle sublimazioni in divenire di Edda per far parlare l’intero disco di Nicola Lotto, cantautore padovano capace di prodezze in formato tascabile da assaporare lentamente. Si comincia così infatti parte proprio da un’interiorità che scava nelle introspezioni malinconiche dello stesso cantautore, nelle introspezioni malinconiche di ognuno di noi. Un album che si apre con morbidezza piano piano, ma che non risparmia lame taglienti con l’avvicendarsi delle canzoni proposte. L’esistenza, il vivere il momento, la consuetudine raccolta, sono alcuni degli elementi distintivi di questi sei pezzi di mirabile intensità atmosferica. Prodotto da Andrea Liuzza, l’album dell’artista padovano ci rende partecipi di un qualcosa di grande, da scoprire però attimo dopo attimo, pezzo dopo pezzo, in un concentrato autorale che mescola teatro e canzone in una sorta di bellezza in prosa di notevole livello.


Northway – The Hovering (I dischi del Minollo)

Northway: The Hovering - 25 settembre 2020 - Fotografie ROCK

Perpetuare suoni a rincorrersi  nell’etere alla ricerca di un posto di cielo da occupare tra aerei a incandescenza e prototipi spaziali per altri pianeti. Sono tornati i Northway a dare una lezione di post rock incentrato sulla profondità della sostanza che attanaglia atmosfere e ricerca negli anfratti più segreti del nostro io un’incandescente visione concentrata e mai finita. The Hovering è un viaggio attraverso l’aria che ci rappresenta. Un rimanere sospesi attraverso le sfaccettature della vita. Un rimanere sospesi guadagnando di significato e  considerando il mondo circostante come punto di partenza per elettrizzanti cavalcate sonore. Non solo post rock quindi, ma anche psichedelia a rincorrere centri di gravità perpetua in pezzi come Point of Nemo, l’introspezione malinconica di Hope in the storm fino all’intemperie da superare in Deep blue. Un disco pregno di carattere evidenziato da una compostezza di fondo gravida di buone intenzioni per una visione d’insieme davvero sorprendente.


Overthought – Overthought (All Right Riserva Records/Yoloco)

Impattante duo acustico capace di sgretolare i massi di altissime scogliere per farle approdare al suolo e concentrare l’attenzione attraverso un cuore che vuole comunicare, un cuore che deve ancora poter dire qualcosa. Da Pavullo nel Frignano in provincia di Modena arrivano gli Overthought con un album sospeso tra sogno e realtà. Un disco completo che si lascia trasportare all’interno di ballate suadenti che ricreano, in circolo, un senso di moto perpetuo capace di muoversi volando dalla terra al cielo per poi approdare a remote introspezioni di echi lontani e nuovi territori da scoprire. Un cantautorato sporcato dalla musica degli anni ’90. Un grunge in formato spiaggia all’imbrunire. Un vinile elegante e ricco di pathos che racchiude piccole perle iridescenti. Da Lighthouse fino a King of my own passando per le riuscite Fly over the sun, Sphere, Little town’s lights i nostri confezionano una produzione davvero interessante, carica di buone speranze per il tempo a venire. Bravi.