Turn Against – Memori ( Rumagna Sgroza, Radio Punk, Tuscia Clan, True Believers, Pozzo Rosso)

album Memori - Turn Against Hc

Hardcore incorniciato a dovere che sputa al suolo elementi compositi e inafferrabili e intende dare un senso maggiore al passato e al futuro attraverso una musica suonata e gridata come non ci fosse un domani. Un totale di cinque brani, di cui due strumentali. Pezzi che corrono veloci, non si fermano. Raccontano di questa e altra polvere da recuperare per gettarla, per dimenticarla a lato della stanza. Memori è rabbia per questa società malata. E’ comunione di intenti che sfocia in un intricato rumore a ricoprire gli spazi vuoti che ci attanagliano, a ricoprire di speranze e possibilità questo nuovo futuro che ci troviamo ad affrontare. I Turn against gridano il loro vivere attraverso le magnetiche porte di metallo incastonate nella quotidianità, lo fanno con immediatezza e ruvida esigenza di completare mancanze, di raggiungere vertici e punti sempre più alti, sempre più lontani.


Giuliano Taviani e Carmelo Travia – Figli (Didyme)

Risultato immagini per figli colonna sonora

Impresa alquanto ardua quella di recensire una colonna sonora. Impresa maggiormente ardua se non si è visto nemmeno il film. La colonna sonora del film Figli di Mattia Torre che vede alla regia Giuseppe Bonito è un concentrato essenziale di varie atmosfere che si incrociano per comunicare, si incrociano rinvangando il passato e scovando all’interno di esso un punto di incontro, un punto da dove poter partire per creare nuove architetture, nuove idee, nuovi costrutti. Se a tratti sembra di ascoltare il miglior Morricone dall’altra i nostri si cimentano in una prova più attuale dove le incursioni con il passato di Django Reinhardt si fondono con le meraviglie di Yann Tiersen. Figli è una colonna sonora fresca e moderna, meditativa a tratti, ricca di spunti di riflessione e atmosfere sempre in bilico tra l’andare e il venire da questa realtà.


LeiBei – My earth my heart (Autoproduzione)

Risultato immagini per LeiBei - My earth my earth

Band al femminile che dipinge in rock sensazioni che diventano racconti e parlano di un’amore incondizionato e pronto a recuperare il tempo perso per fermarsi e parlare da vicino di questa e altre vite. Il disco delle LeiBei è un album pieno di vita, un album che si evolve per racconti e immagini che ci caratterizzano e non nascondono una voglia, un’esigenza sempre attiva di comunicare un pensiero, di comunicare una realtà accesa e carica di linfa vitale. My earth my heart è un disco concentrico che parte con Not enough space a ribadire concetti essenziali per la stessa band fino ad Up to me per un suono d’insieme carico di appeal, a tratti originale e in profondità, alquanto personale e maturo.


The lovecat – Under dark clouds (iMusician)

Risultato immagini per The lovecat - Under dark clouds

Atmosfere anni ’80 per un suono d’insieme che ingloba i The Cure e gli Echo and the bunnymen a ricreare un periodo che non esiste più attraverso suoni di una wave darkeggiante e intrisa di significati atmosferici, di significati pronti a sfociare dall’oscurità che li ammanta. The lovecat è il nuovo progetto di Massimiliano Rizzo. Dopo tre dischi da solista il nostro apre a pseudonimi d’autore in grado di arginare l’inutilità di questo mondo per dare sfogo alle proprie passioni, dare sfogo interno ad un insieme di immagini che sentono il bisogno di uscire oggi più che mai. Nella totalità il disco del nostro, è un buon disco d’insieme soprattutto nelle parti strumentali. A peccare una voce sghemba, ma probabilmente voluta. Under dark clouds abbandona la luce per lasciare posto all’oscurità che avanza.


Smakoacustico – Il cartello (Dischi Soviet Studio)

Risultato immagini per smakoacustico il cartello

Decadenza in potenza per un ritorno di fiamma sempre in tiro capace di emozionare grazie ad un’armonizzazione acustica che intesse trame, scivola, compone, scompone e riadatta, tra un cantautorato in blues ad accendere momenti in simultanea e quella passione da artisti di strada che affonda radici nei primi anni del nuovo millennio. Il cartello, nuovo disco dei vicentini Smakoacustico, è un pugno al perbenismo che riesce ad incorporare azioni di gruppo e tanta capacità nel creare atmosfere, nel creare momenti consapevoli parlando di attualità, di implicita politica, di sogni da realizzare e speranze da raccogliere. Canzoni come Dracula, le ragazze, Il cartello, I barbari, Il re del mondo, L’anima della festa sono esemplificazioni poetiche di un nuovo linguaggio che apre a continue trasformazioni. Nel disco degli Smakoacustico c’è sostanza e interesse per il mondo in cambiamento, c’è il racconto di questa nostra esistenza, c’è un vampiro che succhia il sangue continuamente, un vampiro che vive accanto a noi.


Please Diana – Pollyanna (Jap Records)

Risultato immagini per please diana pollyanna

Impressionanti visioni in risalire che rievocano paesaggi urbani in grado di trasformare l’etere in sostanza da annusare, percepire, toccare, fare propria. Il terzo disco dei Please Diana incorpora strutture rock alla Foo Fighters per imbrigliare momenti di circostanza in grado di emozionare e accendere attimi, accendere momenti che diventano cavalcate sonore, diventano amore nei confronti di ciò che riesce ad emozionare oggi più che mai. Sono visioni, istantanee, sono racconti in primis che ci fanno scoprire l’importanza dei rapporti, ciò che si lascia, ciò che si trova. Dalla strumentale e intensa Aria fino a Io starò bene i nostri intessono trame di velluto che deflagrano, diventano mina vagante ascolto su ascolto.