Infuso – Sestante (Dischi Soviet Studio)

album Sestante - Infuso

Sulfuree visioni di un indefinito e improbabile futuro catturano gli sguardi e colpiscono al cuore attraverso un suono che fagocita gli anni ’90 e li riconsegna attraverso una musica che mescola un post rock suonato davvero bene con un cantato corale inaspettato e alquanto sentito. Il disco dei veneti Infuso è un condensato ciclico di saper fare buona musica mescolato al bisogno essenziale di parlare, attraverso testi criptici e introspettivi, di questo nostro mondo in desolante distruzione. Un rock oscuro, materico, carico di enunciati. Una musica necessaria di questi tempi che sa implementare forme e in qualche modo ci riconduce ad un primordiale bisogno di appartenenza alla terra, alla parte più nascosta di noi. Sestante segna la via. Riesce ad aumentare il passo e a controllare bisogni sempre nuovi, bisogni che non si possono incasellare, ma piuttosto dona energia nuova a questa nostra comunicazione.


Pereira – Mascotte (A Modest Proposal Records / Peermusic)

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Sognanti visioni pop da addomesticare su di una spiaggia affollata approfittando del caldo che avanza per fare un bagno rinfrescante prima che venga sera. Il poppettino ben congegnato di Pereira racchiude al proprio interno le mode del momento. C’è un’esigenza intuitiva di raccontare la vita vivendo sensazioni ed emozioni e cercando di condensarle all’interno di canzoni create per convogliare l’estate all’interno di un album che fa presa sin dal primo ascolto. Palme, noci di cocco, animali esotici fanno da contorno a questa quotidianità rappresentando un mondo onirico fatto di amori andati a male e personalità da costruire. Pereira con Mascotte confeziona un disco indie pop frizzantino e leggero, un disco estivo che parla di una stagione alle porte, di una stagione di certo indimenticabile.


Gianni Venturi – Mantra Informatico – of voice and men (MP & Records)

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Gianni Venturi è uno sperimentatore. Una ricerca continua di bisogni sempre nuovi nello sperimentare la voce come strumento necessario per veicolari messaggi accomuna il nostro che attraverso una poesia simultanea riesce a dare senso necessario ad un mantra in loop continuo. Musica ridondante, vocalizzi necessari a fare da base, a creare atmosfera,  sono necessari per dare sviluppo sempre nuovo ad un disco fuori da ogni categorizzazione. Mantra informatico conduce la musica d’autore ad un livello alquanto alto e vissuto. Una voce al centro e tutto il resto attorno a fare quasi da corollario. Ingredienti magici che permettono di costruire architetture sempre nuove e a tratti irripetibili. Da Distonia a Mother il nostro ci conduce all’interno di un percorso che non conosce punti fermi, ma fa dell’imprevedibilità una carta unica e necessaria per soddisfazioni future, per orizzonti sempre nuovi.


 

Andrea Lorenzoni – Senza Fiori (Dimora Records)

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Poesia anni ’90 che incontra il bisogno autorale di dare un senso al mondo che ci circonda raccontando dei cambiamenti che ci riguardano, raccontando di una quotidianità che raccoglie i cocci di un passato e cerca di ricomporre il vaso che chiamiamo vita e che ci ingloba giorno dopo giorno. Andrea Lorenzoni riesce a creare un disco che si inerpica su pendii oscuri dove la voce in primo piano è veicolo necessario e comprensibile per tentare di dare sviluppo ad una musica d’insieme fatta per veicolare messaggi e significati. Emblematici i pezzi come Sfide velodromiche sul Kilimangiaro, La Disillusione, la stessa title track, Il pensiero dell’uomo, Il ventre della donna, Futuro. Emblematiche le scelte di accostare passato e presente in una selezione continua che il cantautore bolognese sa cogliere e sperimentare per dare un senso sempre nuovo al proprio essere vivo.


Andrea Pellicone Van Gogh Project – Crixstrix Suite (New Model Label)

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Percezioni che vanno oltre le identità sovrapposte e canalizzano un viaggio extrasensoriale attraverso una musica che affonda le proprie radici all’interno di buchi neri, all’interno di una realtà che non conosciamo, ma talmente immersiva da stupire fino all’ultimo istante. Andrea Pellicone Van Gogh Project è un esploratore che va oltre la realtà immaginata. Attraverso la ricerca che si apre al prog  e alla musica classica il nostro ci accompagna all’interno di un concept strutturato e condito a dovere dove non esistono confini di genere, ma piuttosto una sorta di mondo parallelo in cui avvenimenti si trasformano in avventura da poter assaporare ascolto su ascolto. Crixstrix Suite è un album complesso, non facile da digerire, ma sicuramente una piccola opera d’arte da dove attingere significati per i tempi che verranno.