Gian Marco Basta – Quanto basta Vol. 3 (Libellula Music)

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Torna il cantautorato sghembo di Gian Marco Basta, torta tra gli anfratti di una vita che ama rimanere dietro l’angolo dei pensieri pronta ad intascare un sogno irrealizzabile per ogni passante, laggiù, lontano. Il terzo disco del cantautore bolognese è un inno vivente ai problemi di questa nostra realtà, è un osservare attentamente con sarcasmo e cinismo il mondo che ci gira attorno e nel contempo è una ricerca interiore di parole e frasi per comunicare uno stato, una parvenza di realtà, un irreale bisogno di appartenenza a questa nostra società all’apice del collasso. Il nostro musicista, davanti a tutto questo, se ne resta seduto a guardare, a scrivere e a raccontare, a comporre di stati d’abbandono e di ironia gridata al vento grazie ad ossimori, giochi di parole, velate allusioni, tra il Don’t Cry alla Crai passando per Il mio ego è diventato un Lego, Videoslot fino ad arrivare ad Accalappio Cani a chiudere un disco sul teatro della vita che ogni tanto sa strappare qualche sorriso genuino e carico di una bellezza quasi infantile, necessaria.


Gli animali fantastici del Sudamerica – Dlin Dlon (Autoproduzione)

Risultati immagini per gli animali fantastici del sudamerica dlin dlon

Suoni caraibici che incontrano e scontrano un cantautorato visionario e onirico pregno di significati nelle immagini esposte che si fanno viaggio pur rimanendo comodamente sulla poltrona della propria casa. Gli animali fantastici del Sudamerica creano un bizzarro quadro d’insieme costruito per l’occasione in un EP davvero intenso e colorato dove l’amore per le terre lontane si scontra ed incontra il viaggio sotto diversi punti di vista qui raccontati come un risveglio da uno stato letargico e pronto ad emozionare e a farci aprire gli occhi sulla nostra amara realtà e sulle nostre illusioni più vicine. Sono solo sei canzoni che sono anche sei nomi di persone diverse ad intrappolarci nella tela della band milanese, pezzi potenzialmente esplosivi che sono un diario, uno sfogo leggero ricco di passione e di amore per qualcosa di quasi effimero, ma ricercato nelle parole, nei gesti, nelle pulsioni e nei sentimenti. Dlin Dlon è il segno dell’arrivo, mai della partenza, è l’irrefrenabile gusto per quel qualcosa chiamato vita che sembra appartenere, al nostro interno, da sempre. 


Savana Funk – Bring in the new (Brutture Moderne)

Risultati immagini per savana funk bring the new

Suoni stratificati ad intessere i fili di un sound puro che attinge elementi essenziali dagli sciamanici anni ’60 a ricoprire di ritmo giornate che sembrano non partire, ma che si riscoprono prontamente grazie ad una musica d’insieme che sembra non conoscere tempi ne confini. I Savana Funk registrano un album di puro trasporto emotivo dove l’energia di base si riscopre pian piano nelle tracce proposte e dove l’immancabile groove sembra essere il punto direzionale per le mappe concettuali che ci portiamo dentro da sempre. Sonorità quindi che sposano una psichedelia onirica sembrano gli elementi unici ed essenziali di un disco davvero coinvolgente sotto molteplici punti di vista e dove il fattore sorpresa in divenire è costante motivo d’interesse e di scoperta. Bring  in the new è la necessità che si fa urgenza, è un substrato culturale che esplode in tutte le sue variopinte forme colorate, un desiderio di potenza che diventa vortice e dalla title track fino a Zahra (Reprise) ci trasporta in un mondo lontanissimo tra gli alberi in crescendo di una savana davvero funk. 


Des Moines – Like freshly mown grass (Dinotte Records/We work records)

Risultati immagini per des moines like freshly mown grass

Suoni a profusione ambientale che si intensificano attraverso un tramonto di una bellezza unica e ricercabile nei suoni di una chitarra che tra lo strumentale e il cantato accarezza le intenzioni di ricoprire un cielo grazie ad una musica originale, ma che nel contempo si rifà ad un tempo passato, ad un tempo che ora non c’è più. Il progetto solista di Simone Romei permette di creare un sound puro e cristallino, una musica che oltrepassa le barriere e instaura una rapporto intimo con l’ascoltatore, un rapporto che cresce mano a mano che le canzoni prendono forma, prendono vita. Prodotto da Egle Sommacal Like freshly mown grass è il desiderio di sperimentare suoni che sembrano provenire da un’epoca passata, è in qualche modo il coraggio indotto da una forza che abbraccia e non separa, ma piuttosto unisce in una condivisione di fondo che si dipana lungo le otto tracce proposte. Des Moines dipinge un malinconico paesaggio di inizio Autunno con la forza e l’eleganza di un sole che sembra non svanire mai.