Gianni Venturi/Lucien Moreau – Il Vangelo di Moloch (Autoproduzione)

album Il Vangelo di Moloch - Gianni Venturi & Lucien Moreau

Messa solenne al tavolo delle religioni del capitalismo dove la foga intreccia l’inutilità di questi nostri tempi bui raggelati dal velo di plastica che ci attanaglia e ci lascia senza forze, privi di scampo perenne. Il duo Venturi/Moreau intesse le trame di questa modernità a suon di sperimentazioni corali che entrano come pugno allo stomaco all’interno di un’embrionale visione del mondo che sfocia nella precisione e sottigliezza quando si tratta di descrivere minuziosamente stati di abbandono post ideologico. Il tutto farcito da sintetizzatori, elettronica disturbante che ricorda un’evoluzione del punk italiano dei CCCP per un album alquanto impattante, sorprendente e maledettamente reale. Il Vangelo di Moloch non è terra di confine, ma piuttosto schieramento nei confronti di questa nostra società, un punto d’avanguardia d’ampio respiro che converge al centro delle nostre impressioni e modella il senso comune di questo nostro vivere a immagine eterna di una lotta spirituale e morale che va combattuta con tutte le armi che ancora ci portiamo appresso. 


Fabrizio Tavernelli – Infanti (Musicraiser)

Fabrizio Tavernelli: "Infanti" è il nuovo album in uscita il 4 maggio

Concept davvero impressionante dal punto di vista musicale, testuale e visivo in quanto capace di ricreare a mente aperta e ad occhi chiusi energia che si trasforma in speranza nel raccontare sempre a cuore aperto sottili linee di confine da superare, da ammirare, da poter oltrepassare ancora. L’album di Fabrizio Tavernelli racchiude al proprio interno un segreto che va gridato per un gran cantautore che riesce a cogliere lo spirito del momento, raccontando di una modernità espressa e sempre al centro del conflitto dove i protagonisti sono i bambini privati di qualsivoglia forma infantile e giocosa, ma visti come pezzi di carne senza colpa a subire i soprusi derivanti dalla guerra, a subire visioni di una realtà che per loro non esiste più. Il nostro mescola elementi di rock anni ’90 con qualcosa di più ancestrale e primitivo, ci sono i CSI, ci sono i La Crus, Paolo Cattaneo, c’è tutto quel bisogno interiore di scavare nelle meschinità umane per coglierne l’essenza più reale. Infanti è un disco essenziale per i nostri giorni, è un fiore da cogliere e da ammirare, da custodire e da fotografare per il tempo che verrà.