Danilo Di Florio – Il migliore dei mondi possibili (MusicForce)

Musica d’autore di una certa caratura che imprime solidità ai secondi che interferiscono e rendono dilatato il tempo durante l’ascolto di questo e altri mondi possibili in un concentrato cantautorale che trova nel pop un sodalizio mai esasperato, ma piuttosto trova punti di fuga e di interesse con la sostanza che lieve scorre nell’etere. Il migliore dei mondi possibili parla con voce immediata di materia effimera, ma anche di vicissitudini e di vita, di ambizioni profonde e di attimi frastagliati al suolo alla ricerca di un qualcosa di scomparso, di un qualcosa che sta per trovare il proprio punto di fuga laddove tutto sembra esaurirsi, tutto sembra morire inevitabilmente lungo i flutti della nostra coscienza. Danilo Di Florio tira fuori dal cilindro un terzo disco che nella sua naturalezza composita imprime alla registrazione una visione d’insieme che già si evince dalla title track passando per Corri già, Il mio tempo, Un’abitudine, arrivando a Dal mare per una conclusione che diventa essa stessa inizio attraverso visioni temporali di un mondo nascosto e da scoprire.

Amato Scarpellino – Il capitano (Autoproduzione)

 

album Il Capitano - Amato Scarpellino

Musica leggera italiana tra il soul e il blues per un approccio sanremese evoluto grazie al cantautore di Formia capace di raccontare l’amore sotto diversi punti di vista. Molteplici sfaccettature quindi che si scontrano e incontrano all’interno di una quotidianità che opprime e che sente la necessità di esplodere in un canto sincero e impreziosito da un cuore che ama e si consuma. Amato Scarpellino ricorda per certi versi i primi lavori di Raf e di Tiziano Ferro, senza togliere allo stesso nessun merito, ma l’approccio a liriche e testi amorosi coadiuvati da un bellissimo timbro vocale, rimandano inevitabilmente alla musica leggera, al pop però raffinato che si contorce e trova nella stesura delle parole e delle poesie un’arma a proprio favore per sicure soddisfazioni future. I pezzi sciolgono l’atmosfera da Il capitano fino a Frequenza d’amore per un album che si domanda e cerca nelle vicissitudini del tempo una risposta senza fine.

Batracomiomachia – Vie delle indecisioni (Marmolada Rec)

album Batracomiomachia - Vie delle Indecisioni

Secondo album per la band di Chieti, pronta a spolverare i fasti di un suono pop che per l’occasione risulta sempre più dissacrante e composito in sodalizi non sense che sbattono in faccia ossimori e menefreghismo a vendere per undici canzoni che colpiscono fin dal primo ascolto. Nei pezzi dei Vie delle indecisioni ci sono spunti che si rifanno inevitabilmente alla musica d’autore italiana degli anni ’70 da Venditti fino a Rino Gaetano, in unioni di amori disillusi attraverso un concentrato a tratti fumoso, ma perennemente in tiro di canzoni che fanno parlare di sé come l’apertura affidata a Vent’anni, la stessa title track, Memorie, Il mio vicino o la finale riuscita Aquiloni. Batracomiomachia è un insieme di pezzi pronti ad entrare nella quotidianità che opprime, entrano in questa e altre vite strappando un sorriso a chi li ascolta alla ricerca di quella costante originalità che tenta di uscire dal mare delle produzioni odierne. La band Vie delle indecisioni, in tutto questo, si trova sulla buona strada.