Etruschi from Lakota – Giù la testa (Phonarchia Dischi)

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Citazionismo westerniano che si imprime all’interno delle corde pensanti di una band che sposa il blues con il rock per un suono davvero sensazionale e ricco di rimandi atmosferici e dove una voce graffiante e ben condita, tra un Gaetano e un Appino, amalgama racconti di vita e di passione che sembrano non voler concedere attimi di fiato. Gli Etruschi from Lakota sono tornati e grazie a questa prova snocciolano, come in un film, una serie di pezzi da colonna sonora atemporale, fuori da qualsiasi attimo che possiamo immaginare, quasi anacronistici, ma tendenti al futuro, in sodalizi maturi che nell’espressività del momento trovano un punto di fuga dalla realtà che li circonda e che li vede protagonisti. Canzoni come Eurocirco, Giù la testa o la finale, quasi inno generazionale Viva l’amore, non si dimenticano facilmente, anzi sostengono una struttura portante ricca di rimandi alla vita di tutti i giorni con un piglio di maturità e originalità capace di creare atmosfere uniche e di facile ascolto pur non rinunciando alla tecnica e all’architettura cangiante dell’intero disco. Giù la testa parla di rivoluzione e di rispetto, di occasioni da cogliere e di nuove possibilità, il tutto in chiave moderna e alquanto lontana dal precedente album segnando un percorso impattante per la stessa band e per le soddisfazioni che riserverà loro il futuro.

Sequoyah Tiger – Parabolabandit (Morr Music)

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Elettricità scomparsa implementata da elettronica a tappeto che rende l’idea e rende la forma di un concentrato assurdo di suoni che si stagliano a rimarcare un concetto in spigolose architetture che perpetuano il mai sentito e attestano il ritorno di Sequoiah Tiger, all’anagrafe Leila Gharib, con un disco davvero portentoso sotto molteplici punti di vista. Il caleidoscopio psichedelico è un marchio di fabbrica tangibile, i colori mutano con il variare delle canzoni proposte e il sovrapporsi corale, condito da sintetizzatori sparsi, rende bene l’idea di una musica fatta non solo per essere ascoltata, ma anche per essere vissuta attraverso i cinque sensi, in un batter vorticosamente la nostra esistenza attraverso passati e presenti possibili, ingegno futuribile e tanta voglia e bisogno di sperimentare l’arte per l’arte stessa. I suoni rimandando a band come gli MGMT e i contrasti di buio e luce si fanno presenti proprio quando meno te lo aspetti incontrando la bellezza compiuta di Another world around me per poi proseguire con un percorso divincolato dal mainstream e ricercato quanto basta per gettare al suolo pezzi come Kill the robber, Cassius o la finale Brillant one per un disco che scorre, nella sua dilatata perseveranza di stile, verso altri pianeti lontani.

The Sniper – L’ombra della vita (A-DAM Records)

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Parole in rima che frammentano la vita e concedono al nostro tempo uno sviluppo asimmetrico in grado di guardare in faccia la realtà da un altro punto di vista, meno sensazionale, ma di certo più incisivo e convinto. The Sniper è tornato, dopo Rithm and power e Tutto e niente il rapper cilentano costruisce architetture che parlano della strada, del nostro essere interiore e dei demoni che quotidianamente ci portiamo dentro, senza però riuscire a sconfiggerli. Il linguaggio tipico usato si fa costruzione di mondi dove sedute psicanalitiche sono presenti tanto quanto quel bisogno di riscatto dalla gabbia della modernità, in un’esplosività di fondo che non risparmia nessuno anzi si fa lotta convinta perseverante, giorno dopo giorno. The Sniper, all’anagrafe Aldo Matrone, registra un insieme di canzoni che si fanno presenza, piccoli esseri tangibili che affrontano la realtà e fanno di essa motivo essenziale per ripartire. Il titolo è esemplificativo di questa battaglia e il singolo Lotterò racchiude la summa di un pensiero che si fa tassello imprescindibile per la creazione successiva di nuove storie che potremmo ascoltare nei nuovi lavori e che trovano in questo disco un importante punto d’inizio.

-FUMETTO- Baru – Sulla strada ancora (Oblomov Edizioni)

Titolo: Sulla strada ancora

Autori: Baru

Casa Editrice: Oblomov Edizioni

Caratteristiche: 112 pp, colori, 21,5 x 30 cm

Prezzo: 18,00 €

ISBN:  9788894242737

 

Fumetto di formazione a ritroso capace di rappresentare al meglio non solo gli ambienti di un determinato periodo storico evoluto nel corso del tempo, ma anche e soprattutto gli stati d’animo ed emozioni che legano i personaggi del racconto al filo rosso della memoria, del tempo che non torna più e dell’inseparabile voglia nonché bisogno di cantare ancora un’ode alla gioventù che pian piano è evaporata e quasi del tutto estinta, tra amarcord di un post’68 e il ritrovarsi diversi, cambiati, tra la scia dell’abbandono e il bisogno della riscoperta in mezzo ai sentieri della vita.

Esce in Italia, grazie alla neonata Oblomov Edizioni, progetto editoriale raffinato di Igort e dopo vent’anni dalla pubblicazione francesce Sulla strada ancora, fumetto del disegnatore e scrittore francese Baru, un’opera grafica metafora di ciò che è stato nell’imprevedibile senso che si fa percorso e fuga, interesse per la vita vissuta fino all’ultimo e quella paura costantemente accesa di diventare quello che poi non saremo mai. Un sottolineare un saliscendi vitale che nel percorso interiore si fa imbuto catalizzatore di ribellione e fame di libertà e che grazie a questo importante spaccato di vita dona ampiezza e visione da diverse prospettive mutevoli.

Sulla strada ancora è la storia di Edith ed André, incontrati, conosciuti, vissuti ai tempi del rock ‘n’ roll e poi lasciati improvvisamente lungo strade e i vicoli secondari dell’esistenza, attraverso attimi di violenza che odorano di riscatto. Dalla perdita André riparte per cercare ciò che non ha più, riparte con il fidato sacco a pelo lungo la strada, lungo quel percorso esistenziale che si muove, sedimentato nella memoria, da una concezione estrema e si posa leggero percependo un vento che insinua la vita stessa, un quadro di esigenze che affondano nell’attimo appena vissuto e che trova un punto di incontro con il nostro Zanardi raccontato da Pazienza per focalizzare al meglio quel tipo di immagine, quel momento, tra inquadrature avventurose debitrici di Hugo Pratt e un modo di riabbracciare poi la via solitaria di Kerouac, abbandonando tutto e tutti, ricercando un senso diverso nel contrasto con la vita che avanza.

Il cammino nasconde la meta, esiste soltanto il bisogno di andare e quella cosa chiamata amore sembra quasi una forza immaginifica che raccoglie l’insperato. In un clima dove l’aleatorietà del mondo e la violenza stessa sono all’ordine del giorno i protagonisti ritroveranno un barlume di luce negli equivoci della vita e forse, più di prima, seguiranno la stessa identica strada per tornare là dove tutto è iniziato.

Per info e per acquistare il fumetto:

https://www.oblomovedizioni.com/libri-sulla-strada-ancora.php