The Valium – Amazing Breakdowns (XXXV)

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Rock’n’roll sputato e incanalato al suolo grazie ad un’energia viscerale che si frappone alla quotidianità ed elargisce consigli su reattività e modi di interpretazione di una vita al limite, ma soprattutto sempre in cambiamento. I The Valium ci danno dentro con le parabole sonore e conoscono a menadito l’essenzialità nel comunicare con il proprio pubblico uno stato di disagio, ma nel contempo anche uno stato d’appartenenza con il mondo circostante, a suon di beat, a suon di rock, sciogliendo i desideri di band come The Hives fino a ricomporre le complessità di mostri sacri come Beatles o l’immediatezza purificante dei The Rolling Stones o di qualsiasi altra band che ha fatto la storia della musica mondiale. Amazing Breakdowns suona davvero internazionale, un’internazionalità davvero concentrata sui paradossi della vita moderna, da quell’intro che si fa già potenza in Too many dreams of rock’n’roll passando per l’inno I hate you per poi dare ancora spazi notevoli di elasticità incontrollata in canzoni come Supernatural o Tv per concludere a bocca aperta con la notevole Soul sister. I The Valium con Amazing breakdowns si garantiscono un posto tra le migliori promesse di questo quotidiano mondo musicale grazie a suoni freschi che non disdegnano di osservare da vicino la modernità.

The Ghibertins – The less I know the better (Autoproduzione)

album The Less I Know The Better - The Ghibertins

Sonorità d’oltreoceano che si stagliano come nuvole all’orizzonte e regalano una ventata di freschezza alle produzioni che ci circondano, incanalando un bisogno essenziale nel fare della canzone pop uno stimolo per un’evoluzione contagiosa ad ingabbiare un rock di facile appeal emozionale e sulle corde di una musica sospinta nello smuovere emozioni dentro di noi. Quando si ascoltano i The Ghibertins i riferimenti più immediati si possono trovare in band come Counting Crows, cantautori eclettici come Ryan Adams e Badly Drown Boy o tra i parallelismi con gli italiani Telestar. I nostri riescono a coniugare il folk con la canzone d’autore e i ritmi sostenuti, ma dilatati, permettendo ai pezzi di farsi riascoltare grazie ad una comunicabilità di fondo davvero invidiabile ai nostri giorni. The less I know the better è un disco davvero ben suonato e registrato; grazie anche gli arrangiamenti puntuali di Alberto Turra, arrangiamenti che permettono al suono di rimanere con i piedi ancorati nella sicurezza dell’istante, quell’istante che si muove nell’acquisire valore e personalità. Dopo il primo lavoro del 2015 i The Ghibertins confezionano un disco bellissimo sotto molti punti di vista, un album che ne sono certo, sarà un punto di fondamentale importanza per i risultati futuri della band.