FUMETTO – Laura Tanfani – Vita da commessa (BeccoGiallo)

Vita da commessaTitolo: Vita da commessa

Autore: Laura Tanfani

Casa Editrice: Becco Giallo

Caratteristiche: 16 x 21 cm, 128 pp. colori

Prezzo: 15 €

ISBN: 9788899016623

 

Esilarante spaccato di vita che riassume in modo quasi antologico le peripezie del mondo delle commesse alle prese con i casi più disparati e disperati dei clienti, tra l’incrociarsi del vivere moderno e del sempre minor tempo a disposizione in un nucleo di bisogni che consente di comprendere, attraverso il sorriso, un punto di vista innovativo che vede nella precarietà a risate un cammino in continuo mutamento e soprattutto terribilmente autentico.

Un collage di situazioni che porta il lettore in un universo che gioca d’anticipo, un universo da stress continuo e ricco di metafore quasi a voler tratteggiare un quadro psicologico del cliente tipo, senza prendersi però troppo sul serio, ma piuttosto valorizzando il lato più sarcastico del tutto, tra leggerezza e una punta di ottimismo a ritrovare metodi di sfogo che sono esemplificati nelle pagine del libro, un libro pensato come una sorta di diario che intervalla la narrazione a veri e propri spazi personali antistress dove chi legge sarà in grado di ritrovarsi.

Laura Tanfani, già disegnatrice passata per BeccoGiallo, blogger e presente super attivamente su numerosi social  è anche una commessa con indubbia esperienza alle spalle in grado di regalare delle vicende davvero esilaranti, spassose e piacevoli capaci di fotografare casi reali che vanno dal semplice cliente indeciso a quello maleducato e toccando vertici di risate contagiose in sketch che culminano nelle pagine riservate ai saldi e al cosiddetto black friday per un volume autentico che non è di per sé un fumetto, ma un libro che raggiunge una bellezza di fondo genuina e comprensibile, reale e sincera.

Alcune di queste tavole sarebbe interessante farle diventare dei poster da attaccare sulle vetrine dei negozi, probabilmente un gesto provocatorio, ma nel contempo penso un ottimo modo per sdrammatizzare situazioni poco piacevoli e soprattutto imbarazzanti per le nostre super impegnate commesse; nel dubbio amletico di paurosa e personale catalogazione che mi accompagna dopo la lettura di questa divertente promessa continuo a preferire Amazon.

I saldi stanno finendo, approfittane qui:

http://www.beccogiallo.org/shop/179-vita-da-commessa.html

Oppure qui:

Erin K – Little Torch (La Tempesta)

Nessun testo alternativo automatico disponibile.Sono poesie sussurrate, ricercate, accolte, sono attimi di bagliore prima della tempesta che si lasciano cullare da refrain immancabili e impagabili che aprono il cuore e consegnano all’ascoltatore una prova leggera, sospesa ed egregiamente suonata, dove tutti i tasselli sono al loro posto e dove il dolce cantato si raffronta con parole che emozionano, stupiscono ed incalzano incrociando sogni d’infanzia ad ineluttabilità della vita. Tra speranze e bisogno di uscire, la nostra Erin K che soltanto da pochi anni conosce la chitarra, ci regala canzoni che escono da un fantomatico cilindro con facilità estrema, pezzi che per l’occasione sono prodotti artisticamente da Appino e dove nelle stesse registrazioni compaiono musicisti del calibro di Enrico Gabrielli, Roy Paci, Simone Padovani e parte degli Zen Circus per un apporto sonoro davvero notevole che non si inerpica in orpelli leziosi, ma piuttosto mira alla sostanza, mira ad esaltare l’impalcatura stessa di canzoni che si auto-sorreggono e trovano una propria via di fuga, un proprio mondo, sussurrando con classe e grinta un senso di appartenenza e una strada da seguire, tra lo zucchero filato al limone e le noccioline salate da ingoiare fino ad esserne sazi.

Acid Muffin – Bloop (Autoproduzione)

Gli Acid Muffin sono tornati, sono tornati di gran carriera e si sente in lontananza, dal suono eterno di un grunge che incorpora speranze e aspettative di una nostalgia che continua a vivere grazie a band che hanno appreso la lezione del tempo e di certo non si fanno sfuggire l’occasione per dare vigore ad una prova che ricerca, nella sua complessità, una via importante che si sussegue lungo i dodici pezzi del power trio in questione, un trio capace di calarsi nella quotidianità e accogliendo nella ruvidezza di un rock post ’90 le inquietudini di una generazione sorpresa ad essere, mai come ora, sempre più lontana, senza appigli e senza continuità in una precarietà dissacrante e dove il desiderio di libertà prende sempre di più il sopravvento. Tra Nirvana e Alice in Chains, passando per i Pearl Jam gli Acid Muffin portano a casa un disco davvero ben suonato e registrato che ci fa guardare con un certo rimpianto, ma anche con una certa speranza, un’epoca d’oro che ha inglobato milioni di giovani nel mondo e che ora rivive grazie anche ad album come questo.

Angelo Sava – Miasmi (Autoproduzione)

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

Cielo grigio in differita e distorto che recupera vigore dalle antenne delle case e dei palazzi in sodalizi costanti nebbia a risarcire il mondo di una bellezza ancestrale, da antro di caverna buia e soffocante nelle sua claustrofobia eterna e in parallelo situazioni che si divincolano e si lasciano soppiantare da chitarre abusate, alterate e una voce in fondo a ricoprire di tappeti a pad continui, suoni morti in dilatazione eterna per un suono altamente underground che si dipana lungo sei tracce dal sapore metallico e sulfureo, un suono accecante condito dal dolore del tempo, un suono, quello del disco di Angelo Sava che a pensarci bene si fonde e conturba da Merlo a Carestia e sembra sempre di sentire lo stesso intro, la stessa forza e prepotenza che in un solo abbaglio apre la porta ad una produzione fuori moda di certo e con un preciso percorso di abbandono e ritrovo, tra la morte e la vita, tra il bene e il male.