Can of Soul – Hearreality (Atomic Stuff Records)

Mi ricordano i Vanity e mi ricordano gli Opeth quei defrag in minore che mi fanno impazzire nonostante la rabbia portante in queste canzoni.

Can of Soul è il progetto solista di Tomas “Tomrocker” Toffolo che avvalso di musicisti professionisti per questa opera hard rock si concede di delineare un assetto temerario e che a colpi di graffianti chitarre si divincola e riesce a ricreare un mondo fatto di sogni infranti e speranza, ricomposta dalla quotidianità che deve essere spunto per ripartire ricreando qualcosa di nuovo e di convincente.

Ecco allora che si parte, per lo spazio, alla ricerca di territori da visitare tra elettronica e alternative che si incrociano in modo magistrale per raggiungere picchi elevatissimi di qualità sonora e convinzioni che vanno ben oltre alle apparenze fino a ricreare un mood che rapisce e ti rende partecipe dell’esperienza.

Un disco quindi ben suonato e che ti rende dipendente fino all’ultimo ascolto, quell’outro emozionale che è sinonimo di ritorno, forse, anche senza essere mai partiti.

Carolina Da Siena – Klotho (Piccola Bottega Popolare)

 

Entrare e scoprire che il mondo non è più quello di una volta, stupirsi per l’elemento portante che in qualche modo si sta facendo trasportatore di una fine che potrebbe essere l’inizio di qualcosa; una ragazza in pensiero a guardare un cielo rosso dal tramonto soffocante mentre tutto brucia sia fuori che dentro come non ci fosse più speranza o aspettativa per il domani, ecco allora che le note rock incutono e si aprono, accolgono in distorsioni sonore tese all’abbraccio finale, alla riconciliazione sognata, quasi fosse un finale a cui sperare sempre e comunque.

Il nuovo disco di Carolina Da Siena è un pugno allo stomaco sul domani e sulle speranze che abbiamo perso, è un disco sulla rabbia e l’abbandono e il quieto vivere che inesorabilmente si sta sgretolando sotto ai nostri piedi, noi poveri umani convinti che la morte non ci farà mai visita.

Una Dolcenera più sgraziata, capace di comunicare e di entrare tra ballate oscure e testi al cardiopalma, mentre fuori il mondo sta cadendo a pezzi e la rabbia incanalata è lì su di un piccolo palco, imbracciando una chitarra acustica e masticando parole che a cascata fanno rumore.

11 brani di amore e morte, senza scuse e senza rimpianti, Carolina è solo un’anima scarna che si riempie di luce.