373° K – Lontano (Autoproduzione)

I 373°K confezionano un album di puro stampo rock con matrice scenica che affonda le radici in un genere d’annata che ricorda il periodo italiano di fine anni ’80 inizio ’90.
373C’è cura nei suoni e nella stesura dei testi il tutto è identificato dalla capacità di condire con piglio acceso sonorità heavy con morbido tatto.

I 4 bolognesi si identificano con lo stato di ebollizione del pensiero, al quale sono riusciti ad approdare vivendo con fatica nella società contemporanea.

Il loro è un hard rock che vagheggia tra i primi Litfiba e i Timoria, passando per Scorpions e Europe.

Il singolo “Lontano” raccoglie un’eredità di disillusione che porta verso tempi maturi per il cambiamento.

I testi in generale sono ammonimenti verso un mondo che non ci vuole dove i perdenti sono di casa e le scommesse che si perdono sono segni indelebili su di una pelle innocente.

Canzoni che si fanno ricordare le troviamo nelle ballate “Intera” e “Gli angeli”, mentre gli altri pezzi sono caratterizzati da suoni più pesanti e distorti che lasciano poco spazio all’immaginazione.

Le idee ci sono e anche la cura negli arrangiamenti non è da sottovalutare, quel che spero per questa band però, è di slegarsi dal filone preimpostato che caratterizza un certo rock italico per affondare le proprie radici in un genere più originale e magari meno intuitivo: le capacità ci sono e sono molte.
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