Questo è un disco magico.
Una commistione di suoni elettronici e suoni classici che prende al cuore di chi ascolta regalando emozioni sintetizzate e lasciando spazi a profumi di elettricità metropolitana condita da basi ritmiche sostenute e cori mozzafiato.
Il nuovo disco dei “Family Portrait” è una mescolanza di tutto ciò, un regalo inaspettato che il trio di Macerata scaglia tutto d’un fiato per raggiungere un’altezza infinita di rumori e suoni filtrati magistralmente.
Il gruppo si avvale in questa ultima fatica di strumentisti classici che prendono il sopravvento in canzoni come la bellissima “Tracce” o la commovente e leggera “Saturno”.
Il resto sono sintetizzatori e batterie in loop, organi e pianoforti deflagrati da una voce che ricorda la migliore Meg dei tempi andati.
Suoni che abbracciano sostanza, gatti – umani che rincorrono topi – umani, l’assenza colmata da un circuito elettronico scelto all’orizzonte mai per caso.
Un disco totalmente ben suonato e posso dire tra le più belle novità di quest’anno.