Eterea Post Bong Band – Bios (Trovarobato)

Esce oggi, 11 Marzo un disco che si fa attendere da 3 anni.

Gli Eterea siglano con Bios un concentrato di stile, perfezione maniacale e savoir faire non comuni in epoche come questa.

I 4 vicentini si cobios-eterea-postbong-bandnfrontano con strutture matematiche complesse mescolando free-jazz con un gusto marcatamente classico, passando per il rock acido di Pink Floyd e l’elettronica di Aphex Twin, mantenendo però quel vivere scanzonato che li ha portati alla ribalta, pur custodendo inalterate caratteristiche come l’improvvisazione che li vede protagonisti dai tempi di The post-bong adventure.

I componenti Gigi Funcis Dalle Carbonare alle tastiere e ai campionamenti, LeleSD alla chitarra, basso e synth, Pol de Lay chitarra e voce e Rigon alle percussioni fondono elementi di materia inesistente, virtuale per riversarla a sua volta in continue sovraincisioni e cambi di tempo, quasi senza filo conduttore, tanto è grandiosa l’opera.

Si perchè di opera stiamo parlando, già dalle immagini della cover, la vastità della performance si denota dalla Brassica Oleracea varietà italiana di cavolo che con le punte piramidee crea un’enormità immensa di cunicoli dove il suono si perde per poi ritornare sottoforma di musica.

Nel disco si scomodano garbatamente, creando continui flussi canalizzatori di pensiero, personaggi quali Fibonacci, il “mistico” matematico Ramanujan e lo scacchista Kasparov che accettò nel 1996 di sfidare il computer dell’IBM.

Mettendo assieme tutti questi elementi gli Eterea hanno fatto della realtà pura astrazione e pura poesia cunicolare; come Nolan in Inception entra nei meandri della mente umana gli Eterea sradicano tutto ciò che può considerarsi conosciuto per far proprio un mondo privo di sostegni e punti fermi in quanto loro stessi fanno da faro nell’oscurità dell’intelletto umano.