Non si parla di musica ma di Noi – NOI SIAMO IL SOCIALE e i Tagli non ci Taglieranno!!!

Care cooperatrici e cari cooperatori sociali del Veneto,

sabato scorso abbiamo tenuto un evento che molti di noi già definiscono “storico”.

Per la nostra partecipazione (5.000 persone, 400 mezzi), per la presenza degli ospiti istituzionali e del mondo sociale che hanno condiviso con noi la manifestazione, per la ricaduta mediatica, ma soprattutto per la vitalità che abbiamo saputo assieme donare: l’entusiasmo che si mescolava con la preoccupazione, le testimonianze di chi vive il sociale che si sono mescolate con la musica e le danze, la passione della cooperazione che si è mescolata con il timore per i tagli al sociale.

Il nostro urlo ha avuto soprattutto la forza della festa, ma per questo credo abbia colpito ancora di più, tutti.

I cori sempre composti al Palataliercio, il corteo dei pulmini e dei camion delle nostre imprese sociali, i flash mob a Venezia, sono stati il nostro modo con cui abbiamo voluto rivendicare il ruolo e la funzione della cooperazione sociale.

 Grazie davvero a tutti voi per la vostra presenza, a quanti di voi si sono prodigati per esserci numerosi e attivi.

A quanti non hanno potuto partecipare, un segnale che credo spronerà alla prossima occasione per essere ancora di più a far sentire la voce del Sociale del Veneto.

Un ringraziamento particolare a tutti quanti hanno contribuito al successo dell’iniziativa e a chi si è preso in carico direttamente l’onere dell’organizzazione: una fatica che credo sia stata ricompensata da tanti occhi che dentro quel palazzetto dello sport e poi fuori per le strade di Mestre e Venezia erano pieni di gioia!

 Come ho detto nel mio intervento, per noi questo è un modo per ripartire, facendolo ora senz’altro con più forza e determinazione.

Cercheremo di cogliere al meglio le occasioni che si stanno aprendo in Regione, con l’aspettativa di concretizzare molte delle richieste che abbiamo avanzato in questi giorni alla classe politica.

 Il sito web della manifestazione (www.siamoilsociale.it) continua ad essere attivo: lì troverete i racconti della manifestazione, molti materiali che man mano metteremo in rete, le proposte politiche che abbiamo avanzato e tanti volti, colori e situazioni che credo rimarranno per molto tempo nella nostra memoria; utilizzando i canali comunicativi del sito potremo continuare il dialogo, lavorare sulle proposte anche con i soggetti del Terzo Settore con cui abbiamo iniziato un percorso assieme per rafforzare l’Economia Civile nella nostra Regione, potremo offrire commenti, critiche e osservazioni che saranno preziosi anche se intenderemo replicare in futuro questa formula con cui ancora una volta urlare “SìAmo il sociale”

 CCI Federsolidarietà Veneto

Il Presidente

Dott. Ugo Campagnaro

Una Fi*a blu – Vinnie’s hardware ep (Autoproduzione)

Prova da ascoltare tutta d’un fiato questa dei Bellunesi una Fi*a blu, 4 ragazzi che sputano sul tavolo anima e cuore per gridare l’avvento della loro nuova creazione, dopo altri demo ecco un piccolo ep di 3 canzoni curato fin dal packaging dove un killer tiene in mano una pistola, che ha scagliato da poco il suo colpo, freddando l’uomo nel retro della copertina.

Un alternative cupo già dalle prime note che strizza l’occhio a Fugazi sia per cantato che per passaggi musicali da tremarella e vodka fino a toccare apici dei primi Sonic Youth.

The “Dance of the dumbs” è canzone enigmatica e di largo respiro che lascia spazio ai ritmi serrati di “Grab the throat” che preannuncia la chiusura della riuscita “Einmal ist keinmal”

Aaron Giazzon alla chitarra con Filippo Gris alla batteria, Matteo Guerriero alla voce e Rocco Turra al basso e chitarre confezionano un mini disco che si fa ascoltare ripetutamente prendendo la pioggia incalzante di un mattino qualunque per trasformarla, con senso, in una scena di inseguimenti e sparatorie dove a vincere è chi corre più veloce.

I bellunesi sanno correre, con stile, riprendendo qualcosa che era sepolto e dimenticato negli anni 90, ridando una propria interpretazione sopra i generi e regalandocelo con una certa umiltà che non è da tutti in questo mondo.

Christopher Walken – I have a drink (Taxi driver records)

Genovesi, martellanti e stellari come tubi battuti in cui scende acqua trascinata da una corrente ad alto voltaggio, elementi di psichedelia mescolata con lo stoner e l’hard rock; questi sono i Christopher Walken nome preso in prestito da quella “zona morta” che è risorta grazie a una voce graffiante e trascinante, quella di Davide Marrazzo accompagnato alla batteria ben settata di Giuseppe Maritati, dal basso di Federico Olia e dalla chitarra di Davide Andreta.

Eccezionalmente in questo disco compare all’altra chitarra, di granitica presenza, Riccardo Armeni già Meganoidi.

10 pezzi in tutto, tra cantato inglese e italiano dove il suono entra d’impatto nell’orecchio dell’ascoltatore, echi risuonano nei timpani e rilasciano materia elettrica da esportare fuori confine dove attenti ascoltatori potranno percepire le più gradevoli sfumature di questo lavoro ben svolto e con passione curato.

Ci si possono trovare, in soli 35 minuti di aperture musicali, suoni viscerali alla Soundgarden, Audioslave, QOTSA, System of a down e per certi versi anche digressioni Opethiane.

Il quartetto intasca una prova accesa e dirompente, superiore alle aspettative; rimane solo da testarli nella formula live dove il genere implica un forte impatto sonoro che a nostro avviso non tradirà le attese.